Le stufe a legna in ghisa sono un sistema di riscaldamento molto efficace: infatti questa tipologia di stufa è la migliore per riscaldare ambienti molto ampi e per lunghi periodi di tempo. Questo dipende dal materiale in cui queste stufe a legna sono fatte: la ghisa infatti, per le sue caratteristiche, accumula una grande quantità di calore, per cederla lentamente nell’ambiente.

Ma questo non significa che non possa fare sempre qualcosa per massimizzare l’efficienza termica delle stufe a legna.  Scopri alcuni trucchi che ti aiuteranno ad avere una casa sempre calda e a risparmiare sui costi del combustibile, tra cui:

  • l’installazione – quanto è importante per la massima efficienza energetica installare nella posizione giusta le Balkan Energy stufe a legna in ghisa category;
  • il combustibile – quali sono i fattori da considerare quando si acquista la legna da ardere per le stufe in ghisa.

1 Attenzione alla posizione di installazione

Se vuoi che le tue stufe a legna in ghisa scaldino gli ambienti nella maniera migliore, la soluzione è quella di installarle nella posizione corretta. Considerate le caratteristiche di questa tipologia di stufa, la posizione migliore, compatibilmente con lo spazio disponibile e il collegamento alla canna fumaria, è quella al centro dell’ambiente da riscaldare.

In questo modo è infatti possibile sfruttare al meglio le potenzialità delle stufe a legna in ghisa: che riescono a garantire un irraggiamento a 360 gradi, raggiungendo anche gli angoli più lontani dell’ambiente. Il calore viene infatti distribuito in modo uniforme nello spazio che circonda la stufa in ghisa, in modo che non ci siano zone eccessivamente fredde, che di solito sono quelle più distanti dalla fonte di riscaldamento.

2 Attenzione alla scelta del combustibile

La legna da ardere da utilizzare nelle stufe in ghisa è tutta uguale? No, ma questo è uno degli errori che più comunemente si commettono quando si acquista del legno come combustibile. Infatti esistono essere di legno “tenere” (come per esempio l’abete e il pino di Svezia) ed essenze di legno “dure” (come la quercia, il carpino, il frassino). La differenza tra queste due essenze, soprattutto ai fini di riscaldamento, è data dal peso specifico dei diversi legni.

Le essenze dure hanno infatti un peso specifico maggiore: e questo si traduce in una maggiore produzione di calore e una maggiore durata dello stesso, quando sono bruciate nelle stufe a legna in ghisa. Quindi sono decisamente da preferire quando si acquista la legna da ardere, per aumentare l’efficienza termica delle stufe in ghisa.

Attenzione anche al grado di essiccazione della legna da ardere per le stufe in ghisa: infatti, se l’umidità residua è troppo bassa, il rischio è che questo legname bruci troppo rapidamente nel braciere, producendo meno calore e per un periodo meno lungo. In caso invece di umidità residua troppo elevata, la combustione sarà molto più difficoltosa, con un rendimento calorico minore e una maggiore produzione di fumo. La categoria più recente sul sito.

3 La pulizia della canna fumaria 

Perché le stufe a legna in ghisa abbiano un’efficienza energetica di alto livello è importante anche che le canne fumarie a cui sono collegate siano sempre perfettamente pulite. Le canne fumarie tendono a sporcarsi a causa della fuliggine, che se presente in eccesso può aumentare il rischio di incendi. Oppure possono ostruirsi, come accade se al loro interno si trovano nidi di insetti o di volatili.

Tutti questi ostacoli creano problemi al tiraggio delle stufe a legna in ghisa: questo significa una combustione meno efficace e quindi una produzione di calore decisamente minore. Una pulizia regolare della canna fumaria delle stufe in ghisa (possibilmente almeno all’inizio e alla fine della stagione invernale), effettuata da un professionista esperto dotato di tutti gli strumenti necessari, garantisce invece sempre un tiraggio ottimale: per cui le stufe a legna in ghisa possono rendere al massimo ed essere utilizzare sempre in piena sicurezza.

4 Se serve, installare un tirafumo

Uno dei maggiori ostacoli alla massima efficienza delle stufe a legna in ghisa può essere rappresentato dal vento. Se questo soffia in eccesso nella zona in cui è installata la canna fumaria, il rischio è quello che si producano dei veri e propri “mulinelli” di aria, che spingono il fumo prodotto dalla combustione delle stufe a legna in ghisa all’interno della canna fumaria, impedendo l’uscita verso l’esterno. La conseguenza è una combustione poco efficace e quindi una ridotta efficienza energetica delle stufe a legna in ghisa. Maggiori informazioni sull’argomento.

In questo caso la soluzione più efficace è quella di installare un tirafumo sul terminale della canna fumaria delle stufe a legna in ghisa. Questo particolare oggetto è infatti in grado di ridurre in modo importante l’incidenza delle correnti causate dal vento sull’emissione dei fumi all’esterno e quindi sul tiraggio della canna fumaria. I vantaggi dell’installazione di un tirafumo sono evidenti: infatti, grazie al tiraggio della canna fumaria migliorato, le stufe a legna in ghisa possono massimizzare la produzione di calore.